Cimitero acattolico Roma: orari, ingresso, tombe famose, prezzi, dettagli e curiosità per la visita

Guida per una visita turistica al cimitero acattolico di Roma

Nell’immaginario collettivo ai cimiteri si associano un’atmosfera lugubre e triste, una solennità che può mettere i brividi. Non è questo il caso, se vogliamo parlare del Cimitero acattolico di Roma che, al contrario, è uno dei luoghi più curiosi e piacevoli diventando persino romantico, in cui recarsi anche solo per fare una passeggiata, al di fuori delle tradizionali mete che propone la Città Eterna.
Conosciuto anche come “Cimitero degli artisti e dei poeti” e “Cimitero degli inglesi”, il cimitero acattolico di Roma può definirsi un oasi di pace nel quartiere di Testaccio che ospita, come lasciano intendere i diversi nomi con cui è conosciuto, defunti di fede non cattolica, per la maggior parte inglesi e tedeschi, che dal Settecento in avanti hanno trovato qui il luogo del riposo eterno.cimitero acattolico Roma
La vista sulle Mura Aureliane e la Piramide Cestia (la tomba del romano Gaio Cestio Epulone risalente circa al 12 a.C), la presenza di ruderi e di tombe ispirate all’antichità classica, l’ombra dei cipressi centenari e dei pini nel prato verde che circonda parte delle lapidi, l’assenza di rumori e frastuoni: il Cimitero acattolico a Roma offre tutto questo. Anche gatti che prendono il sole e passeggiano indisturbati. Uno stile inimitabile che infonde nel visitatore un senso di profonda quiete, che solo la lontananza dal caos cittadino può dare, trasportandolo quasi in un’altra dimensione temporale, storica.
Tra tutti quanti, per quanto riguarda il cimitero acattolico Roma rappresenta il luogo di uno dei più conosciuti e particolari, una meta sicuramente da considerare per quel turismo non di massa che racchiude tante storie e curiosità.
Nei paragrafi di questo articolo vogliamo portarvi a conoscere uno dei luoghi più belli ma meno conosciuti di Roma, come è nato e come si è sviluppato in più di due secoli; i personaggi illustri della letteratura e della storia internazionale (ma anche italiana) le cui spoglie sono contenuto al suo interno. Un piccolo gioiello che merita di essere incluso nelle tappe del vostro soggiorno nella Capitale.

Informazioni, storia e caratteristiche del cimitero acattolico di Roma

Prima di descrivervi le peculiarità del luogo, oggi gestito da un consiglio di quindici ambasciatori accreditati in Italia e residenti a Roma (la maggior parte proveniente da nazioni a larga maggioranza protestante o ortodossa), vi vogliamo indicare qualche cenno storico di questo cimitero acattolico monumentale. Secondo le normative della Chiesa Cattolica dei secoli scorsi, agli anglicani e in generale ai fedeli di altre religioni era preclusa la sepoltura in terre consacrate insieme ai cattolici. Nelle località portuali, per via del commercio che non faceva distinzioni di credo, abbastanza presto si cominciarono a destinare spazi per la sepoltura di persone di fede diversa, come a Livorno e Venezia dalla fine del XVI secolo. Simili cimiteri si trovano anche a Firenze (dove è sepolta la scrittrice Oriana Fallaci) e a Bagni di Lucca.
Prima dell’istituzione del Campo Verano nel 1837, numerosi piccoli cimiteri costellavano le aree disabitate della città. Stando ai documenti, per il Cimitero acattolico Roma vede la sua nascita almeno nel 1716, quando il Papa Clemente XI concesse ai membri della Corte Stuart in esilio dall’Inghilterra il permesso ad essere sepolti di fronte alla Piramide di piazzale ostiense.
L’autorizzazione poi fu estesa ad altre persone non cattoliche, soprattutto ai ricchi giovani dell’aristocrazia europea che avevano compiuto il “Grand Tour”, lungo viaggio nell’Europa continentale intrapreso per perfezionare il sapere.
La piccola area a ridosso della Piramide Cestia fu scelta perché già da diversi anni la comunità degli stranieri residenti nella futura capitale d’Italia l’aveva acquistata per farne il luogo di sepoltura dei propri defunti. Il nucleo di questo cimitero acattolico era a ridosso delle Mura Aureliane.visita cimitero acattolico roma
Nonostante ne avessero l’autorizzazione, il funerale e il seppellimento degli acattolici avvenivano di notte, per rispettare la legislazione dello Stato Pontificio ma soprattutto per diminuire i rischi di rappresaglie e di manifestazioni di intolleranza religiosa. Soluzioni che evidentemente non avevano successo, poiché nel 1824 Leone XII autorizzò lo scavo di un fossato intorno al cimitero che arginasse, o quantomeno ostacolasse, le frequenti profanazioni.
Soltanto nel 1870 il fossato fu sostituito da un muro perimetrale che inglobò un altro lotto di terra adiacente, concesso dalla Santa Sede, chiamato il “Nuovo Cimitero”. Il complesso del Cimitero acattolico di Roma fu ampliato per ben due volte nel corso del XIX secolo, l’ultima delle quali, nel 1894, gli conferì le dimensioni e la definizione che vediamo tutt’oggi. Nel 1910, un accordo formale con l’allora sindaco di Roma Ernesto Nathan definì il Cimitero “culturalmente importante e degno perciò di speciali salvaguardie”; otto anni dopo fu dichiarato Zona Monumentale d’interesse nazionale.
Si stima che tra il 1738 e il 1822 trovarono sepoltura più di sessanta persone. La tomba più antica, di cui si sono trovate tracce durante gli scavi effettuati nel 1929, è quella di George Langton, laureatosi all’Università di Oxford. La diciottenne Ruth McEvers fu il primo nord americano sepolto, nel 1803, anno in cui il Barone Friedrich Wilhelm von Humboldt, ministro della Prussia e residente a Roma, seppellì suo figlio Wilhelm di soli nove anni.

Oltre alla prevalenza di tombe protestanti e ortodosse orientali, vi si possono trovare lapidi appartenenti ad altre religioni come l’Islam, lo Zoroastrismo, il Buddismo e il Confucianesimo.
Le iscrizioni sono in più di quindici diverse lingue (tra cui lituano, bulgaro, ceco-slavo, giapponese, russo, greco e avestico), incise spesso con i tratti della propria scrittura. Come d’uso solitamente nei cimiteri anglosassoni sono assenti fotografie sulle lapidi.
Pur non essendo un terreno consacrato, all’interno del Cimitero Acattolico di Roma si trova una piccola cappella, eretta nel 1898 dall’architetto tedesco Andreas Holzinger. La struttura, progettata e costruita come una fusione tra stili classici e nord europei, può accogliere tra le 50 e le 80 persone sedute e viene affittata per funerali religiosi, laici e cerimonie commemorative.
Come accennato in precedenza, nel cimitero è presente una colonia felina, una delle tante della capitale, che si aggira indisturbata fra le tombe. A conferma del fatto che i gatti non sono ospiti indesiderati, in un angolo appartato e seminascosto dalla vegetazione del Cimitero è sepolto anche Romeo, un esemplare di felino che in vita è stato molto amichevole e benvoluto dai visitatori: sulla pietra sono incisi la sagoma di un gatto, il nome e il 2006, anno della morte.


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Cimitero acattolico Roma: orari, costi e dettagli per l’ingresso e la visita guidata

Gli orari del cimitero sono molto semplici, ma vogliamo darvi tutte le informazioni per evitare che vi programmiate la visita e ne resterete delusi per la chiusura.
È possibile accedere al Cimitero acattolico di Roma dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 17.00, con l’ultimo ingresso fissato alle 16.30, mentre di domenica dalle 9.00 alle 13.00 (12.30 ultimo ingresso). La struttura si autosostiene economicamente grazie alle concessioni del terreno per le tumulazioni e alle tariffe per la manutenzione delle tombe. Ai visitatori è richiesto un contributo di 3 euro, a titolo di donazione per il mantenimento di questo “monumento alla memoria”, 6 euro per partecipare a visite di gruppo guidate da dei volontari.
Per rispettare il riposo dei defunti e per proteggere l’integrità del luogo, i gruppi di visitatori possono accedere solo su prenotazione, contattando l’indirizzo e-mail ornella.forte@cemeteryrome.it, indicando nel testo, per ogni gruppo di visita, numero di partecipanti, la provenienza, il nome e i contatti del responsabile, data e orario di visita. Sempre per evitare sovraffollamenti i gruppi con guida propria non possono superare le 20 persone. Al Cimitero acattolico di Roma non si possono inoltre prenotare le visite per gruppi scolastici di ragazzi di età inferiore ai 16 anni.

I personaggi più famosi sepolti nel cimitero

Nel cimitero acattolico, Roma ospita molti personaggi di rilievo, e all’interno di esso si distingue la grande concentrazione di resti mortali di artisti, scrittori, studiosi e diplomatici sepolti. Molti di loro si erano trasferiti a Roma per gli incarichi che ricoprivano, altri avevano scelto di vivere in Italia, altri ancora morirono per una malattia o un incidente mentre erano in visita nella città. Tra essi, sono tante le personalità conosciute al grande pubblico.
Il poeta inglese John Keats (1795-1821) morì a Roma di tisi a soli 25 anni. Particolare la sua tomba: il suo epitaffio, che non lo cita per nome e non riporta neanche le date principali, fu commissionato dai suoi amici Joseph Severn e Charles Brown: «Questa tomba contiene i resti mortali di un giovane poeta inglese che, sul letto di morte, nell’amarezza del suo cuore, di fronte al potere maligno dei suoi nemici, volle che fossero incise queste parole sulla sua lapide: “Qui giace uno il cui nome fu scritto sull’acqua”». A Roma è possibile visitare anche la casa-museo in Piazza di Spagna, dove visse fino alla morte.cimitero acattolico roma orari
Altro poeta inglese seppellito è Percy Bysshe Shelley (1792-1822), che annegò nell’affondamento del suo vascello al largo della costa tirrenica fra Portovenere e la Toscana. Fu cremato sulla spiaggia vicino a Viareggio, là dove le onde avevano spinto il suo corpo, tranne il cuore, che il suo amico Edward John Trelawny aveva strappato dalle fiamme: fu conservato dalla sua vedova, Mary Shelley, fino alla sua morte e fu sepolto con lei nel Bournemouth.
Un’altra sepoltura degna di nota del Cimitero acattolico di Roma è quella dello scultore americano William Wetmore Story (1819-1895). Sopra la sepoltura che lo accoglie insieme alla moglie, è installata la celebre statua in marmo e pietra che lo stesso Story ha realizzato per la morte della consorte, “L’Angelo del Dolore”: la scultura raffigura un angelo disteso sul sepolcro, gemente; l’artista morì poco dopo averla ultimata. L’osservatore è colpito dal grande realismo della scultura, la cui bellezza ha portato alla produzione di numerose copie in tutto il mondo.

Tra i pochi italiani che hanno ricevuto la concessione della sepoltura troviamo Emilio Lussu, lo scrittore e poeta Dario Bellezza, gli scrittori Carlo Emilio Gadda e Luce d’Eramo, la stilista Simonetta Colonna di Cesarò e Antonio Gramsci (1891-1937). Sposato con una donna russa, la sepoltura del filosofo, organizzatore e co-fondatore del Partito Comunista Italiano è stata immortalata dai versi di Pier Paolo Pasolini ne “Le ceneri di Gramsci”: «Uno straccetto rosso, come quello/ arrotolato al collo ai partigiani/ e, presso l’urna, sul terreno cereo,/ diversamente rossi, due gerani./ Lì tu stai, bandito e con dura eleganza/ non cattolica, elencato tra estranei/ morti: Le ceneri di Gramsci… ».

Attualmente è molto raro che si aggiungano nuove sepolture anche per gli stranieri. Nel 2014, per esempio, nonostante la richiesta del Comune di Roma e della Regione, l’amministrazione del Cimitero ha rifiutato la sepoltura dei due antifascisti Rosario Bentivegna e Carla Capponi.

Dove si trova, come arrivare e dove parcheggiare

Raggiungere il cimitero acattolico di Roma è molto semplice, e si individua facilmente. La sua collocazione precisa è esattamente in Via Caio Cestio, 6, una laterale di Via Marmorata sul lato nord della Piramide Cestia. L’ingresso si trova sulla sinistra, a metà della strada.

Per raggiungerlo vi consigliamo i mezzi pubblici che arrivano vicinissimi all’ingresso e permettono di arrivare al cimitero acattolico da ogni parte di Roma: in metro, la fermata Piramide della linea B, oppure con il bus attraverso le linee 3, 23, 30, 60, 75, 95, 175 e 280.
Ma se volete potrete anche tranquillamente recarvi in auto al cimitero acattolico, dove è possibile parcheggiare in diversi punti intorno alla Piramide Cestia e alla Stazione della Metro.cimitero acattolico di roma


Il nostro articolo che ha voluto effettuare un viaggio immaginario tra i viali verdeggianti e silenziosi del Cimitero acattolico di Roma termina qui. Abbiamo provato anche a trasmettervi il clima e le sensazioni che questo angolo nascosto della Città Eterna offre a chi lo attraversa, ma per una reale percezione non dovete far altro che ritagliarvi un pomeriggio della vostra permanenza romana e andarci.
Questo luogo di risposo perpetuo sembra accogliere ogni visitatore/turista come si deve, anche solamente passeggiando e osservando le lapidi dei personaggi più illustri e famosi. Si tratta di un aspetto nascosto della capitale italiana, di cui non tutti sono a conoscenza, ma che una volta visto con i propri occhi nessun visitatore se ne pente. Per cui, programmate anche voi la vostra visita al cimitero acattolico e state pur certi che ne resterete soddisfatti!

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Articolo scritto da: Mattia Pittau