Cattedrale di aleksandar nevski sofia: info, storia, orari, costo e curiosità
Informazioni e storia della cattedrale di Aleksandar Nevski a Sofia
Sofia
è un intrecciarsi di stradine, vicoli e imponenti palazzi dal forte accento sovietico. È la capitale della Bulgaria dal 1879, la maggior parte dei suoi viali risalgono al XIX secolo, ma presenta al suo interno anche siti più antichi, come gli insediamenti neolitici di Slatina e rovine romane.
La reale attrazione architettonica e culturale della città, però, è rappresentata dalla cattedrale di Aleksander Nevsky a Sofia. La cattedrale oltre ad essere simbolo della chiesa Ortodossa bulgara e residenza del Neofito (Patriarca bulgaro) è diventata simbolo della Bulgaria stessa.
In questo articolo vi forniremo una guida completa di questa meravigliosa cattedrale in stile neo-bizantino e della curiosa leggenda che ruota attorno alla cattedrale di Aleksander Nevsky Sofia.
Storia e costruzione
Dopo una breve introduzione, ecco qui la storia che ha portato alla costruzione della cattedrale di Aleksander Nevsky, Sofia, la più grande della città e la seconda della penisola balcanica per grandezza, preceduta solo dal tempio di San Sava di Belgrado.
A seguito della guerra turca-russa (1877-1878) la Bulgaria, che aveva combattuto al fianco della Russia, ottenne l’indipendenza dall’impero Ottomano nel 1879. Il governo bulgaro dunque decise di costruire una cattedrale come omaggio ai soldati che avevano lottato e perso la vita per la libertà del proprio paese. La costruzione della cattedrale di Aleksander Nevsky di Sofia impiegò 30 anni, infatti la prima pietra venne posta nel 1882 e fu terminata nel 1912, ma, a causa della guerra, l’apertura al pubblico venne posticipata al 1924.
La cattedrale venne dedicata ad Aleksander Nevsky. Principe russo del XIII, esempio di lotta e devozione al proprio paese, viene infatti ricordato dalle cronache russe come il “principe difensore”, fu santificato nel 1547 dal sinodo della Chiesa Ortodossa Russa. Per questo motivo venne scelto dall’imperatore Alessandro II di Russia come santo patrono durante la guerra turca-russa che portò alla liberazione della Bulgaria. Quindi, la cattedrale di Aleksander Nevsky fu dedicata al santo russo in segno di rispetto e gratitudine.
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Architettura della cattedrale
La cattedrale Aleksander Nevsky a Sofia è un incantevole miscuglio di materie provenienti da tutta Europa. Difatti, il marmo viene da Monaco, il metallo da Berlino, il manufatto da Vienna e i pezzi dei mosaici da Venezia. Il progetto dell’imponente cattedrale fù realizzato dall’ architetto russo Alexander Pomerantseu. All’esterno, la struttura si presenta come una meravigliosa sinfonia di cupole dorate e verdi che ne esaltano lo stile neo-bizantino.
La cupola più grande è alta 45 m. Ci sono 12 campane, forgiate a Mosca e poi portate nella cattedrale di Aleksander Nevsky a Sofia, di cui la più grande pesa 12 tonnellate, mentre la più piccola 10 kg.
All’interno molti sono gli affreschi e le iconostasi, la cripta è un piccolo museo dedicato all’arte cristiana, stabilito nel 1965 come estensione della galleria nazionale bulgara. L’esibizione presenta arti figurative cristiane ed è una fra le più complete a livello mondiale. Le opere coprono un periodo che va dal IV secolo, quando ci fu la conversione al cristianesimo sotto l’impero Romano, alla rinascita della Bulgaria (XVIII-XIX). La cattedrale Aleksander Nevsky di Sofia non solo è un meraviglioso esempio di stile neo-bizantino e di chiesa ortodossa, ma costituisce anche una parte fondamentale della cultura bulgara
Costi ed orari di ingresso
Una volta giunti a Sofia, non si può evitare un giro all’interno della cattedrale se si vuol realmente scoprire la città. Per farlo, però, è bene sapere in anticipo cosa ci aspetta al momento dell’ingresso, sapendo già da ora quali sono le modalità ed i costi di accesso, tra orari e prezzi.
La cattedrale Aleksander Nevsky è aperta tutti i giorni dalle 7 alle 19.
L’entrata nella parte della chiesa è gratuita, ma è gradita un’offerta. Invece il museo della cripta si può visitare dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18 , la biglietteria chiude alle 17 30.
La cattedrale, invece, è chiusa tutti i lunedì, e i giorni festivi. Il costo per una visita completa è di 6 lev bulgari per gli adulti (1 lev =0,51€); invece il costo per studenti, bambini e pensionati è di 3 lev, mentre tutti i giovedì l‘entrata è di 2 lev.
Dove si trova e come raggiungerla
La cattedrale di Aleksander Nevsky a Sofia si trova nella omonima piazza, che ospita un mercatino, nel quale vengono venduti i grandi credo del secolo scorso: santini ortodossi e simboli della tradizione comunista.
La stazione metro più vicina è quella della università. Essendo Sofia molto piccola, consiglio di spostarsi maggiormente a piedi, infatti la cattedrale è raggiungibile facilmente in questo modo dal centro della città. Un altro modo comodo da prendere in considerazione, sono gli spostamenti in taxi, che, a differenza di tanti altri posti in Europa, hanno prezzi molto bassi, quasi più convenienti dei mezzi pubblici.
Se invece arrivate in macchina a Sofia, allora potreste parcheggiare in qualsiasi zona a ridosso del centro e raggiungere poi a piedi la Cattedrale di Aleksander Nevsky
La curiosa storia del ricco mendicante
Si sa, ogni luogo magico che si rispetti ha una storia da raccontare, e per la cattedrale di Alexander Nevsky Sofia ne ha riservata una. Questa storia è incentrata sulla figura di Dobri Dobrev, un uomo che ha donato la sua vita alla carità e all’ascetismo. Dobri morto il 13 febbraio del 2018 all’età di 103 anni, ha trascorso la sua vita chiedendo l’elemosina. Ogni mattina, nonostante le intemperie, il freddo, si recava a piedi, armato di scarpe rotte di stoffa, dal suo paesino, Baylovo a circa 20 km da Sofia. Una volta nella capitale, nonno Dobri, come era conosciuto, si metteva a chiedere l’elemosina ai piedi dell’imponente cattedrale di Alexander Nevsky. Fin qui, potreste dire, che non c’è nulla di eccezionale, se non fosse che tutti i soldi raccolti nei suoi anni da mendicante gli abbia devoluti alla chiesa e ad orfanotrofi. Infatti con i suoi 35.700 lev (22.500 €) donati nel 2009, nonno Doby è uno dei più grandi, se non il più grande finanziatore della chiesa ortodossa bulgara.
Cosa abbia spinto Dobri Dobrev a vivere solo con i suoi 80 euro di pensione e con il cibo che la gente gli portava, donando tutto il resto in opere buone, resta ancora un punto di domanda. Alcune voci vogliono che dopo l’ingente donazione, il mendicante abbia detto che si dovesse far perdonare per qualcosa di grave compiuto nel passato. Altre ne sottolineano solo la purezza di spirito, lo descrivono un uomo che vuole salvare le anime, che vede Gesú nei volti stanchi dei passanti, che non ha timore di baciare la mano di chi distratto gli lascia qualche lev. Un uomo puro di spirito che combatte l’avarizia e l’egoismo moderno, e non a caso Dobri in bulgaro vuol dire “buono.”
La storia del “santo vivente di Bayolo” come era stato battezzato dai media è diventata parte integrante della tradizione bulgara, così tanto che un giovane artista ha realizzato un murales raffigurante Dobri con in mano una candela.
Il nostro articolo dedicato alla bellissima cattedrale di Alexander Nevsky, alla sua storia, composizione e alla leggenda del ricco mendicante, si conclude qui.
Sperando che questo articolo vi sia piaciuto e che avrete modo durante il vostro soggiorno nella capitale bulgara di vedere il murales di Nonno Dobri, ci auguriamo di avervi fornito tutte le informazioni necessarie per la vostra visita alla cattedrale di Alexander Nevsky di Sofia. Non esitate a contattarci per qualsiasi ulteriore informazione che riguardi il vostro viaggio a Sofia, saremo lieti di fornirvi qualsiasi consiglio o spunto per un viaggio indimenticabile!
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Articolo scritto da: Alessia Salerno
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