La Loira e i suoi meravigliosi castelli

I castelli della Loira sono forse più famosi della Loira stessa, ma considerate che il fiume Loira percorre ben 1012 km ed è il più lungo tra i fiumi francesi che si estende completamente in questo territorio, considerando l’area di che attraversa si può dire che occupa ¹⁄₅ di tutta la nazione. Nasce dal monte Gerbier de Jonc e osservando le sue sorgenti non si direbbe di star contemplando il luogo da dove ha origine un così grande corso d’acqua perché all’inizio è costituito solo da pochi rivoli che sgorgano da piccole sorgenti. Come tutti i fiumi che si gettano nell’Oceano Atlantico ha un percorso tranquillo infatti il suo corso è anche navigabile: con la Mosa, il Reno e la Senna forma una rete di canali utilizzata dai francesi per trasportare le merci da una parte all’altra dell’territorio, creando così una grande risorsa per i grandi spostamenti di tutta la nazione.

Molti geologi hanno affermato che la grande curva che crea prima di arrivare alla città di Orleans si sia creata a causa di eventi naturali che hanno deviato il suo corso: inizialmente andava a confluire nella Senna, invece adesso, dopo la deviazione, non prosegue verso nord ma vira a occidente, buttandosi nell’Oceano.

La Loira, come ben saprete, è conosciuta anche per i suoi castelli insigniti del titolo di patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO, queste costruzioni fortificate che si specchiano nelle sue acque sono più di 300, alcuni più famosi e altri meno conosciuti, ma tra quelli maggiormente visitati e degni di nota troviamo:

• Chambord, è collocato su un affluente della Loira, ha un’architettura caratteristica in cui si fanno notare i piccoli torrioni dalla pianta circolare e i tetti scuri e molto appuntiti. Oltre al castello è di grande interesse anche il parco che lo circonda;
• Chenonceau, spettacolare dimora che si estende proprio sul corso d’acqua, parte della sua struttura infatti si trova su un ponte ad archi. I suoi meravigliosi giardini furono voluti fortemente da Caterina De Medici che vi dimorò per molti anni;
• Montsoreau, si trova all’unione di due fiumi nel punto in cui si incrociano tre dipartimenti, fu rimaneggiato molte volte, basti pensare che l’ultimo restauro risale al 2001;
• Amboise famoso perché Leonardo Da vinci vi trascorse gli ultimi anni della sua vita e si presume che i suoi resti siano conservati in una cappella al suo interno.

Chi è amante di queste architetture eleggerà la Loira come il suo preferito tra i fiumi francesi perché ha contribuito a rendere uniche e preziose tutte le località che attraversa, rendendole luoghi di ordine turistico, rispetto a semplici paesi e città minori della Francia. Insomma, un vero e proprio contributo al territorio e al turismo decisamente attuale e valido da diversi anni.

La Mosa e le sue battaglie

La Mosa, come altri fiumi francesi che stiamo vedendo in questo articolo, nel finale del suo percorso abbandona la Francia e si dirige verso i Paesi bassi dove sfocia nel Mare del Nord. Con i suoi 950 km occupa il terzo gradino del podio, in un’ideale classifica dei corsi d’acqua più lunghi d’oltralpe.
La Mosa è stata protagonista di molte battaglie, alcune si sono disputate durante della prima guerra mondiale, che ha lasciato in questi territori molti ordigni inesplosi, ma anche in altri periodi storici ha visto lungo le sue rive degli eserciti fronteggiarsi.

Due tra gli eventi di elevata importanza storica che si sono disputati in questa parte della Francia sono:

• la battaglia di Verdun, combattimento clou della prima guerra mondiale, durò ben 11 mesi. Si fronteggiarono l’esercito francese e quello tedesco che voleva fare breccia nel fronte occidentale della nazione. Si configura come una degli scontri con il numero di morti più alto di sempre.
• la battaglia di Sedan,avvenne nel 1870, fu lo scontro conclusivo nella guerra tra Prussia e Francia che proprio qui vide la sua sconfitta, Napoleone III dovette dimettersi e terminare il suo impero.

A differenza di altri fiumi francesi la Mosa non è navigabile in Francia (lo diventa in Belgio), nonostante ciò ha molta influenza sul territorio, infatti da il suo nome a un intero dipartimento.

Il Rodano, l’unico tra i fiumi francesi a sfociare nel Mediterraneo

Il Rodano nasce in Svizzera su un ghiacciaio nei pressi di Ginevra, dopo 1/4 del suo percorso, passa il confine e diventa francese.  É lungo 812 km e si estende verso sud, fino ad arrivare dove non arriva nessun altro dei fiumi francesi, essendo l’unico a sfociare nel Mediterraneo. Proprio prima di finire la sua corsa, nei pressi di Arles, crea un delta, il corso si divide in due rivoli, denominati il piccolo e il grande Rodano, che si estendono verso il mare seguendo una forma a triangolo.
Il Rodano si può annoverare come il più grande fiume francese per portata, infatti getta nel mare 1820 metri quadrati al secondo di acqua. Si tratta di un corso d’acqua alpino che di rado va incontro a secche, in alcune stagioni, come l’estate e la primavera, crea importanti piene dovute allo scioglimento dei ghiacciai.

Il Rodano attraversa molte città di rilievo come Lione, situata nel dipartimento Rodano-alpi che è anche il punto di incontro tra questo fiume e la Saona, e Avignone nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, una località del sud molto amata dai turisti con bellissimi paesaggi e tantissime spiagge dorate. Proprio quest’ultima ospitò moltissimi pittori che diedero sfogo alla loro arte raffigurando i meravigliosi paesaggi che crea il Rodano con la natura circostante. Il quadro più famoso sul Rodano è quello dipinto da Van Gogh che s’intitola appunto:”notte stellata sul Rodano“, attualmente si può ammirare al Musée D’Orsay di Parigi. La scena è ambientata di notte e viene data moltissima importanza al cielo stellato che si rispecchia nelle acque tranquille del fiume. Sulla riva due persone contemplano la bellezza del paesaggio, l’opera è realizzata con la tecnica dell’impressionismo utilizzando piccole pennellate veloci che fissano l’incanto di un momento.

La Senna, il fiume che rende Parigi una città speciale

La Senna, forse, è quello tra i fiumi francesi più conosciuto, non per la sua lunghezza, infatti percorre “solo” 776 km, ma perché bagna Parigi, capitale e città iconica francese per la sua arte, il cibo raffinato e le sue atmosfere romantiche. É proprio il corso d’acqua che l’attraversa a permettere, alle insegne e alle luminarie che si accendo quando scende il crepuscolo, d’incrementare la loro luminosità specchiandosi sui suoi i flutti, forse anche per questo è stata ribattezzata ville lumiere: città delle luci.
La Senna nasce sull’altopiano di Langres e poi si estende verso nord e si getta nella Manica, si tratta di un fiume poco abbondante e lento ma nonostante questo è il più famoso tra i fiumi francesi. L’importanza che riveste si può notare anche quando incontra e si fonde con l’Yonne, questo fiume che ha una portata maggiore quindi dovrebbe conferire il suo appellativo all’intero corso d’acqua, ma in questo caso si fa un’eccezione e la Senna mantiene il suo nome.

La valle che attraversa la Senna non è molto pendente, e ciò gli consente di ristagnare e formare dei meandri, cioè delle ampie curve, questo era causa, soprattutto in passato, di un fenomeno molto pericoloso chiamato “mascaret” o mascaretto, si tratta di onde anomale che fanno tornare l’acqua indietro. Questo si può verificare nei pressi dell’estuario e creare gravi incidenti tra le chiatte che stanno in quel momento attraversando il fiume, si dice che una figlia di Victor Hugo morì proprio in questo modo.

La Garonna e i suoi fari

La Garonna è uno dei fiumi francesi più strani, ufficialmente nasce in Spagna sui Pirenei come due rii distinti che, subito dopo una spettacolare cascata si inabissano sotto terra. Nasce di nuovo in Francia, precisamente in Val d’Aran; qui l’acqua sgorga dal terreno copiosa, a 10 metri cubi al secondo, e forma un unico fiume che prende il nome di uno dei rivoli che gli aveva dato origine. La Garonna è lunga 575 km e dopo aver attraversato parte della Francia sud- occidentale si unisce alla Dorgogna, un tra i fiumi francesi di cui parleremo in questo articolo, e insieme si gettano nell’Oceano Atlantico in un estuario che prende il nome di Gironda, un luogo molto suggestivo da visitare grazie alla presenza di numerosi fari.

Quello che vi consigliamo di visitare, se decidete di fare un viaggio in questa zona, è il faro di Cordouan e il più antico di Francia e si trova a 7 km a largo per questo motivo si può raggiungere solo con un battello tra Aprile e Ottobre. La salita di 311 gradini vi ripagherà lo sforzo perché potrete ammirare due ambienti molto belli: una cappella e la sala del re, godendo di un panorama suggestivo in quanto davanti ai vostri occhi si staglierà l’intero Oceano Atlantico.

La Garonna ha un regime torrentizio ciò vuol dire che la portata d’acqua non è costante durante l’anno, ci sono dei periodi, come quello estivo, in cui è impossibile solcarlo con navi e battelli causa delle numerose secche. I centri più importanti che attraversa sono Tolosa, subito dopo aver passato il confine spagnolo, e Bordeaux, situata quasi vicino all’estuario.

La Mosella e il caratteristico aroma dei suoi vini

La Mosella nasce in Francia sull’altipiano dei Vosgi, ma poi si snoda verso oriente uscendo dal territorio e attraversando il Lussemburgo e la Germania finendo il suo percorso come affluente del Reno. Attraversa in totale 561 km e permane nella sua regione natia per più della metà del suo tragitto. Nel tempo ha cambiato più volte nome, si tratta di tutti appellativi molto simili tra loro che sono dei diminutivi di Mosa, uno tra i fiumi francesi a cui questo si somiglia perché si trova nella stessa parte della Francia e termina il suo percorso in un altro stato. Nel 370 d. C. un poeta romano, Decimo Magno Ausonio, ha celebrato il fiume nel suo più lungo poemetto in cui descrive con dovizia di particolari il suo intero corso.
Durante la sua permanenza in Francia, il fiume, non attraversa nessun grande centro, lambisce solo la periferia di Nancy, una zona in cui è molto diffusa l’estrazione di materie prime, come rocce e minerali. La navigabilità della Mosella permette di creare un dedalo di canali che può essere utile a tal fine e viene usato proprio per spostare queste merci.
La valle della Mosella, scavata dal fiume nei secoli, è particolarmente rinomata per i suoi vini caratterizzati da un basso grado alcolico e una nota acidula, questo succede perché gli acini non arrivano a completa maturazione in quanto la zona è molto ombrosa e soggetta a gelate che possono presentarsi anche in tarda primavera. Rendendo il vino della Mola un vino francese molto particolare, conosciuto a livello europeo e mondiale dai sommelier più esperti.

La Marna, tra battaglie della prima guerra mondiale e Champagne

La Marna nasce sull’altopiano di Langres si snoda nei pressi di Parigi e non sfocia nel mare ma rappresenta un affluente della Senna, come fiume francese indipendente percorre 525 km scorrendo da sud a nord.
Il suo nome si può ritrovare in alcuni dipartimenti che attraversa: Senna e Marna, Alta Marna e Valle della Marna. Infatti la Francia, oltre che dividere il suo territorio in regioni lo compartimentalizza ulteriormente in piccole aree amministrate da un prefetto e da un consiglio dipartimentale.
Come altri fiumi francesi anche questo è stato ritratto da vari artisti di fama mondiale, la possiamo ritrovare soprattutto in quadri impressionisti di Paul Cézanne, Émile Bernard e Pizzarro.

Le acque della Marna hanno assistito a diverse battaglie della prima guerra mondiale, quella più lontana nel tempo fu vinta dai Francesi impedendo all’esercito tedesco di arrivare a Parigi. Anche il secondo attacco, fatto quattro anni dopo sullo stesso campo di battaglia, non ebbe un lieto fine per le armate provenienti dalla Germania.
La Marna scorre nella regione di Champagne che dà il nome alla celeberrima bevanda, la sua influenza dona alla terra di questi luoghi caratteristiche uniche che permettono la sua produzione. Si tratta di un vino molto leggero che attualmente si usa soprattutto nella sua variante spumante addizionato a bollicine; è amato in tutto il mondo ed è la scelta preferita dai più per festeggiare i traguardi importanti.

La Dorgogna e il suo caratteristico estuario

La Dorgogna nasce nel Massiccio Centrale e sfocia nell’Oceano Atlantico in un estuario che prende il nome di Gironda dopo essersi unito alla Garonna. Questa parte finale è particolarmente bella da visitare, infatti presenta molte vigne e anche piccole isole, la loro formazione è dovuta alle maree che spingono l’acqua del mare all’interno della foce creando accumuli di materiale.
La loro struttura è molto precaria, però infatti, a causa dell’irregolarità dei flutti e alla loro base sabbiosa, si sono modificate più volte nell’arco del tempo. Quelle di maggiore interesse dal punto di vista turistico sono:

• l’isola Verde è l’unica abitata;
• l’isola Patrias la più vecchia, su di questa venivano ancorate le navi che dovevano trascorrere un periodo di quarantena prima di attraccare sulla terraferma;
• l’isola Nuova chiamata così perché è nata solo pochi anni fa, nel 1991.

Tra i fiumi francesi di cui abbiamo parlato in questo articolo, la Dorgogna è il più breve, percorre “solo” 490 km. É navigabile nell’ultima parte, qui si possono incontrare delle imbarcazioni caratteristiche: le gabare, barche destinate al trasporto di vino, da provare quello prodotto in questa zona, in quanto particolarmente pregiato, le filadiere, invece sono barche pensate appositamente per pescare.
Questa zona, inoltre, era molto ricca di storioni di cui attualmente è vietata la pesca perché si è ridotto considerevolmente il loro numero, nonostante ciò si possono ancora vedere delle strutture caratteristiche costruite sulla costa e chiamate pêche au carrele. Si tratta di palafitte rialzate dalle quali i pescatori calano reti o ami da pesca per tirare su esemplari ittici che vivono sulla costa.