L’Ultima Cena, Cenacolo vinciano: Info, orari e biglietti

Informazioni e considerazioni per la visione del Cenacolo di Leonardo Da Vinci a Milano

“Milan l’è un gran Milan” dicevano un tempo, ma forse mai come oggi questo detto descrive al meglio una situazione di realtà.
Milano soprattutto negli ultimi anni si è trasformata nel contesto europeo e mondiale, diventando a tutti gli effetti una città di rilievo sia dal punto di vista economico che da quello turistico-culturale: dall’Expo (la cui edizione nella periferia milanese si è tenuta nel 2015) in avanti, Milano sta dimostrando appieno la sua versatilità, rivelando la sua anima multiculturale e una spiccata apertura all’innovazione.
Tuttavia, Milano è anche la culla di un patrimonio storico di incredibile portata le cui testimonianze sono disseminate per tutto il tessuto urbano: tra le più famose il Castello Sforzesco, dimora dell’antica casata signorile; la Basilica di Sant’Ambrogio con relativo Battistero; la magnificenza del Duomo e, ovviamente, ci inseriamo anche l’opera più discussa e amata del repertorio artistico di un “grande” del calibro di Leonardo Da Vinci: il Cenacolo vinciano anche conosciuto come “L’ultima cena”.cenacolo vinciano
Nonostante si tratti di un’opera conosciuta e ri-prodotta praticamente in tutto il mondo (alle volte nei contesti più disparati!), tuttavia, ammirare con i propri occhi il vero e proprio Cenacolo vinciano è sicuramente una di quelle esperienze che vale la pena fare almeno una volta nella propria vita, approfittando magari di un soggiorno prolungato tra Milano e dintorni.
In questo articolo vi racconteremo qualche aneddoto proprio sull’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci, sperando di incuriosirvi e invogliarvi a visitare dal vivo questo indiscusso capolavoro… Ma anche se già avete deciso di dirigervi alla visita di questo fantastico affresco, vi spiegheremo come fare per visionarlo, la sua storia e le caratteristiche che lo contraddistinguono.
Ecco qui tutte le informazioni per far sì che il Cenacolo vinciano vi riuscirà a emozionare!

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Storia, creazione, degrado e restauro del Cenacolo

Come prima cosa, per capire l’essenza di un’opera, bisogna sicuramente venir a conoscenza della sua storia, proprio per questo, cominciamo subito col fornirvi qualche piccolo cenno storico sull’Ultima cena.
Il Cenacolo vinciano, come in molti già sanno, venne realizzato dal celebre artista Leonardo Da Vinci a cavallo tra il 1494 e il 1498, sotto il governo di Ludovico il Moro. Ludovico, infatti, stabilì in quegli stessi anni che la chiesa domenicana di Santa Maria delle Grazie fosse eletta a luogo di celebrazione della casata degli Sforza, per i quali Leonardo Da Vinci stava già lavorando al progetto del monumento equestre (progetto che poi dovrà abbandonare suo malgrado).
L’allora Duca di Milano, tuttavia, insistette a lungo per la partecipazione dell’artista nei lavori di abbellimento del refettorio del complesso: se però la rappresentazione della Crocifissione fu commissionata a Donato Montorfano, un pittore ai tempi molto attivo nella località lombarda, che ci impiegò poco più di un anno a concludere il progetto, la creazione dell’Ultima Cena venne affidata a Leonardo, il quale vi lavorò per ben quattro anni tra ripensamenti e modifiche continue.L'ultima cena
Tuttavia, a causa della tecnica sperimentale utilizzata dall’artista (di cui parleremo poi nel dettaglio nella prossima parte dell’articolo), incompatibile con l’eccessiva umidità dell’ambiente, oltre che a causa di determinati episodi storici (tra i quali i bombardamenti della seconda guerra mondiale), il Cenacolo vinciano subì degrado e seri deterioramenti nel corso del tempo, cosa che ha richiesto la necessità di più interventi di restauro a partire dal 1978.
Uno degli ultimi più grandi è stato realizzato nel 1999 e in quell’occasione, attraverso varie metodologie scientifiche, si è cercato di ristabilire i colori originali dell’affresco, ma non solo. Infatti, un intervento specifico si è incentrato sulla rimozione delle vernici utilizzate in alcuni restauri precedenti che rischiavano di danneggiare l’Ultima Cena, considerata da moltissimi esperti d’arte l’opera più importante di tutto il Rinascimento italiano.
Pochi anni fa, invece, nel 2007, si è avviato un tentativo di restauro ambientale volto a igienizzare il microclima interno al Cenacolo, con l’obiettivo di preservare non solo l’Ultima Cena di Leonardo ma anche tutte le altre opere d’arte presenti.


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Tecniche, prospettive e particolarità dell’Ultima Cena

Dopo avervi indicato un po’ di informazioni generali sulla storia del cenacolo vinciano, è il moemnto di entrare un pò più nello specifico dell’opera d’arte, soffermandoci innanzitutto sulla tecnica piuttosto particolare utilizzata dall’artista nella realizzazione della sua rappresentazione dell’Ultima Cena.
Non tutti sanno, infatti, che Leonardo non era un grande amante della tecnica dell’affresco, anzi, non apprezzava affatto la rapidità di esecuzione che tale tecnica implicava: la necessità di distendere i colori definitivamente sulla superficie (prima che l’intonaco si prosciugasse del tutto) non si sposava bene con la peculiarità dell’artista, il cui modus operandi era basato per lo più su rivisitazioni, ripensamenti e modifiche continue.
Proprio per questo, pare che il Cenacolo vinciano fù realizzato attraverso una tecnica innovativa per il tempo, molto più simile a quella della pittura su tavola: per non stendere direttamente i colori a contatto con la superficie, Leonardo utilizzò uno strato di biacca (ovvero bianco di piombo), sul quale poi vennero distese le pennellate di colore. Questa tecnica serviva a rendere nel complesso tutto più luminoso e a mettere in evidenza la cura nei dettagli, ma fu anche la causa della maggior parte dei problemi di conservazione dell’Ultima Cena (con tutta probabilità anche l’umidità proveniente dalle vicine cucine del palazzo ha contribuito ad aggravare la situazione).cenacolo

L’opera comunque sia rimane indubbiamente una delle più belle realizzate dal pittore, ispirata all’episodio riportato nel Vangelo di Giovanni (13:21), il Cenacolo vinciano si focalizza sull’attimo in cui Gesù annuncia agli apostoli che a breve verrà tradito da uno di loro.
La drammaticità dell’evento è resa principalmente dalle espressioni di stupore e incredulità che caratterizzano i dodici apostoli, disposti nello spazio in quattro gruppi da tre, tutti in pose diverse ma ben equilibrati dal punto di vista della simmetria.
Al centro, la figura di Gesù è isolata rispetto a quelle degli altri personaggi e presenta una postura dalla tipica forma piramidale.
Tuttavia, oltre ad essere il protagonista vero e proprio della vicenda rappresentata, Gesù è anche l’asse centrale della composizione: infatti è dalla sua figura che è determinata la prospettiva alla base dell’Ultima Cena (sembra che Leonardo avesse utilizzato un chiodo – di cui oggi rimane solo il foro – conficcato nella testa di Gesù, usato come punto di fuga delle linee prospettiche disegnate con l’ausilio di fili).
Al di sopra della composizione, tre lunette con fiori e frutta su sfondo rosso racchiudono gli stemmi degli Sforza, committenti del Cenacolo vinciano.

Orari, costo, prenotazioni e biglietti per la visione dell’Ultima Cena a Milano

Se avete intenzione di programmare la vostra visita al Cenacolo vinciano dovete tenere ben a mente alcune informazioni, fondamentali per la visita.
Tenete presente che per gli orari di visita, il Cenacolo è aperto dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.00 con orario continuato. Fate attenzione però che l’ultimo ingresso è possibile solo fino alle 18.45. Tutti i lunedì dell’anno, oltre al giorno di Natale, il 1 gennaio e il 1 maggio, invece resterà chiuso per festività.
La visita ha una durata pari a 15 minuti e l’accesso alla sala dell’Ultima Cena è consentito solo per un massimo di 25 persone alla volta.cenacolo vinciano - Milano

A causa dell’elevata affluenza di turisti italiani e stranieri che caratterizza indistintamente ogni periodo dell’anno, vi consigliamo vivamente di prenotare con largo anticipo, dato che le visite sono spesso prenotate per almeno i successivi giorni, se non settimane.
Al momento della prenotazione online, avrete la possibilità di scegliere tra diverse opzioni a seconda del pacchetto che preferite: il pacchetto che comprende la visita al Cenacolo+Pinacoteca di Brera ha un costo di 33,81€; quello che comprende Cenacolo+Pinacoteca Ambrosiana ha un costo di 34,61€; quello che prevede solo la visita al Cenacolo vinciano ma prevede l’acquisto del libro dedicato al Cenacolo ha un costo di 27,61€; infine, il pacchetto che vi permetterà di visitare il Cenacolo e di acquistare una mini-guida di Milano costa circa 26€.
Se invece preferite avere una garanzia in più o magari sfruttare qualche promozione speciale, potreste sfruttare l’acquisto dei biglietti attraverso altri siti Internet, magari optando per una visita guidata, vi consigliamo di dare un’occhiata anche sul sito Getyourguide, famoso in tutto il mondo per la prenotazione di visite a monumenti, tour guidati e attrazioni di ogni tipo.

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Riproduzioni e copie famose del Cenacolo nel mondo

Di Cenacolo vinciano ce n’è uno solo… vero, se non si conta però il gran numero di copie esistenti e diffuse nel mondo (di ogni tipo e dimensione possibile!).
Essendo molteplici sarebbe impensabile parlarvi di tutte quante le copie attualmente esistenti, pertanto vi presentiamo solamente le tre copie più famose, visitabili soprattutto per capire quali potevano essere le sembianze originarie dell’Ultima Cena di Leonardo, prima dei numerosi restauri di quella originale collocata a Milano.

  • La prima copia di cui vi parliamo è quella dell’assistente di allora di Leonardo, Giampietrino, situata al Magdalen College di Oxford che fu ospitata alla Certosa di Pavia fino al 1821.
  • La seconda Ultima Cena, invece, si trova al Da Vinci Museum presso l’abbazia belga di Tongerlo.
  • La terza invece è quella attribuita a Marco d’Oggiono, custodita al Museo del Rinascimento del Castello di Ecouen, a nord della Francia poco distante da Parigi.

Infine, nella lista delle riproduzioni famose, vogliamo aggiungerne una quarta, un’altra copia che ha fatto parlare molto di sé è quella realizzata con la tecnica del mosaico dall’artista Raffaelli, al quale venne commissionata questa copia molto originale da donare a Napoleone I per il Louvre (oggi conservata a Vienna, nella Chiesa dei Minoriti).l'ultima cena pinacoteca di Brera
Ciò che è certo comunque è che Leonardo Da Vinci sia riuscito a creare un’opera grandiosa, L’Ultima Cena, unica nel suo genere, in grado di ispirare altri artisti e di far parlare di sé a distanza di secoli.

Nei dintorni dell’Ultima Cena… Qualche informazione sulla Pinacoteca di Brera e Santa Maria delle Grazie

Visitare il Cenacolo vinciano senza fermarsi a dare un’occhiata nei suoi dintorni può essere un vero peccato. Nelle sue vicinanze infatti si trovano alcuni punti d’interesse di tutto rispetto della città di Milano.
Tra questi, su tutti c’è da segnalare la Pinacoteca di Brera e la chiesa di Santa Maria delle Grazie che costituiscono senz’altro due tappe imperdibili una volta conclusa la visita all’Ultima Cena di Leonardo.Pinacoteca di Milano
La Pinacoteca di Brera, in particolare, è una galleria nazionale in cui sono raccolte opere d’arte sia antiche che moderne, specializzata nello specifico in pittura veneta e lombarda. Tra le opere più famose che richiamano ogni giorno turisti e appassionati d’arte, è possibile trovare il Cristo morto di Mantegna, Lo sposalizio della Vergine di Raffaello e la Pietà del Bellini.
Se avete voglia di trascorrerci qualche ora, tenete presente che la Pinacoteca di trova nel palazzo omonimo ed è aperta tutti i giorni (lunedì escluso) dalle 8.30 alle 19.15.

Sempre dopo aver visitato il Cenacolo vinciano, potreste pensare di fare una sosta anche alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, edificata tra il 1492 e il 1493. Questa basilica, appartenente all’ordine dei Domenicani, è un chiaro esempio della raffinatezza tipica dell’architettura rinascimentale, tanto che è stata (insieme alle testimonianze rupestri presenti in Valcamonica) il primo sito italiano a entrare a far parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Consigliatissima soprattutto una visita alla Tribuna bramantesca e al Mausoleo sforzesco in marmo bianco.
Anche in questo caso, fate però attenzione agli orari riservati alle visite turistiche: la basilica è aperta dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.30 tutti i giorni festivi.




Si conclude qui il nostro articolo relativo al Cenacolo vinciano, di cui vi abbiamo raccontato la storia, i principali elementi artistici oltre a un gran numero di curiosità sperando di avervi invogliato ad ammirare con i vostri occhi lo straordinario spettacolo offerto dall’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci. Tra i siti storici più visitati di Milano, il Cenacolo vinciano è sicuramente quello che attira da sempre il maggior numero di turisti, oltre che quello più “chiacchierato” di tutti (vuoi per le leggende che ruotano attorno ad esso, vuoi per gli aneddoti che si raccontano di un genio del calibro di Leonardo Da Vinci). Speriamo quindi che anche voi possiate visitare il Cenacolo vinciano molto presto, utilizzando tutti i nostri consigli!Pinacoteca di Brera - dove si trova il cenacolo Vinciano

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Cenacolo Vinciano

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Articolo scritto da: Francesca Lamperti