Malacca

Tra i maggiori luoghi di interesse la Malesia offre Malacca. Per visitare questa località può bastare una gita di un giorno, ma ne vale davvero la pena. A dichiararlo è l’Unesco stesso che la conferma patrimonio dell’umanità. Questa piccola cittadina, per la sua posizione strategica, è stato un punto di facile occupazione in tempi di colonialismo; oggi, quelle che in passato sono state tracce di conquista, sono tracce di storia fatta di culture diverse che vivono in completa simbiosi qui in Malesia. Cosa vedere durante una giornata a Malacca? Dopo una deliziosa passeggiata lungofiume tra locali, negozi e street art, è d’obbligo raggiungere il centro storico, dove l’assoggettamento passato dell’Olanda si fa evidente. Town Square è una piazza tutta rossa in stile olandese visibile dai tetti e dal décor delle finestre. Tra un tuk-tuk e l’altro, sfreccianti nella strada, si possono scorgere altre tracce storiche di culture occidentali: la più antica chiesa cattolica della Malesia è stata costruita qui dai missionari portoghesi, ed è St. Paul’s Church, costruzione iniziata nel 1500 circa e poi successivamente distrutta dai coloni inglesi. Queste continue influenze visibili dall’architettura di Malacca, è papabile anche e soprattutto nelle usanze culinarie: per un turista sarà semplice imbattersi in piatti asiatici così come in quelli portoghesi. Perciò, per culminare in bellezza la gita giornaliera a Malacca, è consigliato fare una breve immersione nella cultura malese, già di per sé mista, tra templi e moschee; troverete qui, ad esempio, il tempio cinese più antico della Malesia, il Cheng Hoon Teng.

Sarawak, isola Borneo

Il Sarawak è a tutti gli effetti lo stato malese più grande, facente parte del Borneo. Siamo nella parte insulare del paese, nel mondo essa è la terza isola con superficie maggiore. Il Borneo è condiviso con lo stato dell’Indonesia e del Brunei.
Si dice che non si può tornare dal viaggio senza aver visto Sarawak in Malesia. Cosa vedere, qui in quest’isola eterogenea, è nuovamente l’incontro tra culture asiatiche. Bada bene, però, che seppur suona ridondante in realtà, di posto in posto, questo stesso incontro di culture regala emozioni diverse.
Antichi mercanti cinesi si sono uniti a villaggi malesi e quelli indigeni del Brunei, come i Melanau, oppure i nomadi Penan. Ma ce ne sono molti altri da scoprire, per comprendere a pieno l’essenza della parte più simbolica di Sarawak, il “villaggio culturale”, edificio in legno eretto nel cuore della foresta pluviale. Qui nella grande costruzione, sono costruite sette casate ognuna simbolo di una micro cultura interna all’isola del Borneo. Qui, immersi nella foresta, ci si può immergere completamente nell’antica concenzione del villaggio, con l’aiuto di danze popolari, pratiche di artigianato locale e racconti unici della storia di Sarawak.
In Malesia luoghi d’interesse molteplici concentrati in un unico spazio di mondo.

Penang

Penang

è una località della Malesia Occidentale, ormai definita da tutti come “perla d’oriente”, grazie al suo valore culturale e al successo ricevuto come luogo d’interesse malese.
Un pò come per il Sarawak, anche Penang è un punto d’incontro tra le culture che animano caldamente la Malesia: malese, cinese e indiano. È intuibile anche qui che il fattore principale è cosa vivere piuttosto il cosa vedere. Malesia come stato multietnico già si afferma osservando la città da un occhio distaccato ed esterno, e ancor di più se si ha la possibilità di “provare” la vita locale di Penang.
Infatti ci sono diverse organizzazioni che offrono la possibilità di sostare nei villaggi e respirare la quotidianità malese.
Per il resto, una volta arrivati sin qui, da visitare è il centro di George Town, il cuore pulsante di Penang e l’imperdibile tempio buddista più grande della Malesia: il Kek Lok Si Temple.

Isole Perhentian: la Besar e la Kecil

Le isole Perhentian sono conosciute con il nome malese di Palau (“isola”) e sono tra le isole più belle di tutto il paese. Finalmente approdiamo qui in quelle spiagge paradisiache che tutti sogniamo, quelle con spiagge bianche, acque turchesi e fitta vegetazione di colore verde intenso, che si contraddistingue da quella a cui siamo abituati noi solitamente. Esse si trovano nella parte nord-est del paese e si dividono in Besar (isola “grande”) e Kecil (“piccola”). Entrambe le isole offrono una sosta incantevole in una dimensione fatta di mare e di relax. Le due isole non hanno grandi differenze, se non che la Kecil offre maggior vita notturna a chi cerca un po’ di movida. Per il resto, entrambe suggeriscono ai turisti un po’ di snorkeling, gite in barca e visita alla ricerca di animali esotici.

Isola Langkawi

LL’isola Langkawi è la meta di mare più gettonata in Malesia. Se le Palau Perhentian si presentano selvagge, qui l’assetto naturalistico non cambia poi molto, ma a fare la differenza, probabilmente, sono i servizi aggiuntivi per accontentare una mole considerevole di turisti. Quest’isola ospita tantissimi viaggiatori, tra cui moltissimi VIP e star, che si dimenano nelle principali spiagge e luoghi di interesse malesiani. Si tratta inoltre di una località scelta per moltissimi film e documentari, grazie agli scenari e paesaggi naturalistici che offre, con flora e fauna annesse.
La particolarità del posto sta nel fatto che qui è molto semplice passare da spiagge bianche chilometriche, con palme e lettini a spiagge abitate da scimmie macaco; incappare nella foresta e fare il bagno nelle cascate, oppure camminare sospesi in uno dei passaggi più belli immersi nel verde: lo Sky Bridge. Cosa vedere? Malesia e Thailandia viste dall’alto di un ponte

La foresta del Taman Negara

Cosa vedere in Malesia se non la natura?

Il Taman Negara in malese significa, appunto, “parco nazionale” ed è stato così chiamato dopo che il paese ha raggiunto l’indipendenza dall’Inghilterra.
Una visita qui al Taman Negara restituisce l’esperienza unica della foresta: alberi altissimi, funi e rumori della natura incontaminata. Vi sembrerà di poter incontrare Tarzan da un momento all’altro!

Non si tratta solo di entrare a contatto con l’habitat naturale di animali e piante, ma di vedere a 360° la potenza e lo spettacolo che riesce a fornire la natura in questo ambiente. Pensate, si calcola che le diverse specie viventi qui, vi risiedano da circa 135 milioni di anni, se consideriamo il fatto che il Taman Negara è rinomata per esser considerata la foresta pluviale più antica al mondo.
Per tutti i visitatori che si fermano qui nella foresta è d’obbligo provare a percorrere il Canopy Walkay, un ponte sospeso a 40 metri di altezza che unisce i diversi alberi e punti della foresta; i ponti sono un po’ traballanti ma accessibili a tutti, anche ai bambini (dai 10 anni in su).

Il monte del Kinabalu Park

Il Kinabalu Park si trova nella parte del Borneo e prende il nome dal monte Kinabalu, il monte più alto di tutto il sudest asiatico, custodito proprio qui, all’interno del parco. Esso è è considerato di facile scalatura, perciò parecchi turisti si armano di materiale per il trekking.  Questo parco non è famoso però soltanto per il monte. All’interno è custodito un valoroso Giardino Botanico dove è possibile ammirare orchidee e piante carnivore. Per gli amanti della natura e dell’immaginazione, sappiate che qui vive la rafflesia, il fiore più grande al mondo e tipico della foresta fluviale. Esso è di un particolare color rossastro e può raggiungere fino a un metro di diametro e la cosa sorprendente è che non si sa quando questo fiore fiorisce, di conseguenza ogni turista ne va alla ricerca, senza sapere se riuscirà effettivamente a vederlo. Ma per chi ci riesce, la vista di questo fiore può lasciare assolutamente senza parole.
Insomma, tra i vari luoghi d’interesse la Malesia affascina quasi sempre grazie alla sua natura che, in caso come questi, non smette mai di sorprendere!