Castello di Brolio: storia, informazioni, visite, orari, prezzi ed eventi nel Castello Ricasoli

Informazioni e dettagli per visitare il Castello di Brolio e le sue strutture

L’imponente Castello di Brolio si erge su un’alta e solitaria altura di 530 metri sul livello del mare, che domina l’intera zona circostante con la sua maestosità. Un panorama mozzafiato si ammira dalla sua sommità: l’Amiata e i monti Volterra che incorniciano la valle Arbia, sino a scorgere, quando il cielo è terso, il profilo di Siena, sita a una ventina di Km dal maniero.
Ubicato nella rinomata area del Chianti senese, in località San Regolo, al confine tra Gaiole in Chianti e Castelnuovo Berardenga, la vastissima tenuta si compone di rigogliosi boschi di querce e castagneti, vigneti, giardini e il grande parco.Castello di Brolio
Il toponimo del castello sembra accreditare la presenza di un antecedente insediamento longobardo, il termine bròlo, infatti, indicherebbe uno spazio verde cinto. Il vocabolo giunse in Italia con l’avvento dei Longobardi, popolazione germanica con un importante retaggio linguistico di matrice celtica. L’etimo della parola, dunque, sarebbe da ricercare nel gallico “brogilo”, ossia un campo o un orto recintati.
Il Castello di Brolio è rinomato per aver dato i natali al vino del Gallo Nero (simboleggiati dal famoso Galletto nero), il prestigioso Chianti Classico e, indissolubilmente legato, sin dal 1141, alla famiglia Ricasoli. Figura poliedrica e particolarmente vincolata alla storia del castello, il barone Bettino Ricasoli, noto anche con l’epiteto di “Barone di Ferro”, fu artefice dell’uvaggio del Chianti Classico in uso sino al 1967. Appassionato viticoltore, oltre ad essere un abile politico, riuscì, dopo anni di sperimentazione, a codificare la composizione dell’odierno Chianti del Galletto Nero, mescolando 7/10 di Sangiovese, 2/10 di Canaiolo e 1/10 di Malvasia o Trebbiano.
La visita al maniero diverrà un’esperienza a tutto tondo: un impeccabile, bucolico ed elegante connubio di storia, leggenda, natura ed enogastronomia, in grado di sorprendere e affascinare. Proprio tutti questi dettagli, vogliamo provare a unirli in un unico articolo, cercando di farvi entrare intanto con l’immaginazione all’interno del Castello di Brolio, prima ancora di una visita concreta nelle mura della struttura. Iniziamo quindi con la storia di quest’antica fortezza e andiamo avanti tra le caratteristiche che la contraddistinguono!

La Storia del castello sino ai giorni nostri

Il primo nucleo del Castello di Brolio è riconducibile all’epoca altomedievale, le sue origini sembrano infatti poter essere ricondotte ai Longobardi. Tale ipotesi sembra essere accreditata dalla radice celtica del toponimo: Brolio.
Dagli inizi del XII secolo, le vicende del castello si intrecceranno fittamente a quelle della famiglia nobile dei Ricasoli da Cacchiano, ancora oggi proprietaria della maestosa tenuta, ormai da tempo convertita proficuamente ad azienda agricola e vinicola, una delle realtà più longeve del settore enologico. Alcuni documenti ricordano come già nel XII secolo fossero sollecitate importanti forniture di vino Chianti di Brolio, da Amsterdam e dalla nobiltà inglese.
Dal XII al XVI secolo il castello divenne il fulcro della contesa nella faida che intercorreva tra senesi e fiorentini per l’egemonia sul territorio del Chianti. Questi ultimi vincolarono il castello sotto la propria sfera di influenza quasi ininterrottamente, ad eccezione di un breve lasso di tempo tra il 1472 e il 1484, quando la roccaforte cadde sotto il dominio senese a seguito della seconda conquista aragonese della zona. Proprio alla seconda metà del XV secolo risale un’importante fase di potenziamento del castello, che lo trasformò in una delle prime fortezze bastionate della Penisola, con imponenti bastioni di pietra a pianta pentagonale irregolare, ancora oggi visibili.
Nel 1529, durante l’assedio spagnolo di Firenze, il castello venne nuovamente preso di mira dai senesi e bruciato (solo la cinta muraria si salvò).Castello di Brolio - Storia
            Durante la prima metà del XIX secolo, per volere dell’eclettico barone Bettino Ricasoli e ad opera dell’architetto Piero Marchetti, il complesso verrà nuovamente modificato in stile neogotico, con un massiccio ausilio del mattone e con l’aggiunta di merlature. L’edificio perderà la sua primigenia funzione militare, divenendo una maestosa residenza signorile e, l’intera proprietà verrà adibita ad azienda agricola e vinicola, con i suoi 1200 ettari, di cui 240 di vigneto.
Frequenti ed incessanti furono gli assalti, gli assedi e le distruzioni subite dall’imponente Castello di Brolio, a cui, nel corso dei secoli, seguirono importanti sconvolgimenti architettonici della struttura originaria, sino a giungere alla Seconda Guerra Mondiale, quando ulteriori danni vennero inferti durante i bombardamenti operati degli alleati inglesi e sud africani, ancora oggi rintracciabili sulla facciata.
Il castello fa oggi parte dell’associazione nazionale dimore storiche.


La composizione del Castello di Brolio: interni, giardino, osteria e agriturismo

La più antica fase del Castello di Brolio ad oggi visibile è quella relativa al 1450, quando l’imponente complesso difensivo acquisì la sua forma odierna.  Esso venne modificato, secondo alcune fonti, ad opera del fiorentino Giuliano da Sangallo, brillante ingegno rinascimentale e architetto prediletto da Lorenzo il Magnifico, in un edificio fortificato a pianta pentagonale. La maestosa cinta muraria, sorretta da cinque bastioni di altezza variabile dai 14 ai 18 metri, si sviluppa su un perimetro di 450 metri. I torrioni e le mura stesse vennero dotati delle peculiari feritoie, le quali consentivano la difesa del castrum.
            La maestosa residenza signorile del castello di Brolio, in stile neogotico in mattoni e pietra, ospita gli appartamenti della famiglia Ricasoli. Le antiche cantine del XIX secolo, dopo una ristrutturazione funzionale degli ambienti, sono ancora utilizzate dall’azienda vinicola.
Dell’originaria struttura rimangono visibili (oltre alla cinta muraria) il cassero, che ospita la collezione Ricasoli, e la cappella votiva romanica di San Jacopo con cripta affrescata, che contiene le spoglie di innumerevoli generazioni di baroni Ricasoli, dalla sua fondazione nel 1348, come si evince da un’iscrizione commemorativa.galletto nero
Per ciò che concerne stile ed organizzazione negli spazi esterni del castello di Brolio, si possono distinguere due distinte aree verdi annoverabili ad epoche storiche diverse: il rigoroso e geometrico giardino all’italiana del XVI secolo, caratterizzato da un’elaborata e raffinata combinazione di siepi e vialetti e lo sconfinato parco del XIX secolo, entro il quale trovano dimora molteplici specie botaniche. Dei 1200 ettari della tenuta, 240 sono, infine, adibiti a vigneto che compongono lo spazio esterno del Castello di Brolio.
All’interno della tenuta sarà possibile desinare all’Osteria di Brolio, un ambiente caratterizzato da una raffinata semplicità, un’atmosfera curata ed elegante. Gustose proposte gastronomiche connesse al territorio e alla tradizione toscana, che prevedono l’utilizzo di materie prime stagionali di alta qualità. La possibilità di accompagnare ogni piatto con un calice appositamente studiato per esaltarne i sapori, consentirà di immergersi in una completa esperienza enogastronomica. La carta dei vini offre la disponibilità di ogni prodotto delle cantine Ricasoli. Le porzioni sono esigue, ma preparatevi, in quanto il conto non è proprio economico.
Infine, l’Agresto, ovvero l’agriturismo della proprietà, è collocato sulla sommità di una collina a sud del castello di Brolio, esso propone quattro ampie camere matrimoniali all’interno di una casa colonica settecentesca, completamente e filologicamente restaurata. La locazione garantisce quiete ed una meravigliosa vista bucolica sui vigneti circostanti. La struttura è dotata di piscina ed è prenotabile per un soggiorno di almeno due notti. Nei mesi di Luglio e Agosto è affittabile settimanalmente ad uso esclusivo.

Orari, prezzi e visita del Castello di Brolio

La spettacolare tenuta del castello di Brolio si mantiene di proprietà della famiglia Ricasoli, e dal 1993 è gestita dal trentaduesimo barone di Brolio, Francesco Ricasoli.
La visita del complesso è a pagamento, attreverso la quale sono visibili: giardini, vigneti, la cappella di San Jacopo e la collezione museale dislocata entro le quattro sale dell’antico cassero. L’esposizione contempla anche le armi della famiglia Ricasoli e alcuni rari oggetti e documenti del celebre Barone di Ferro, tra cui una piccola raccolta di fossili e minerali.
Con la visita al castello di Brolio sarà inoltre possibile immergersi nell’agreste panorama, passeggiando lungo il perimetro delle mura cinquecentesche.
Da metà marzo ad ottobre i pregevoli giardini del castello di Brolio verranno aperti al pubblico (orario 10.00-18.00), al contrario  rimarranno chiusi dal primo gennaio a marzo. Il biglietto d’ingresso, del costo di 5 euro, ne consente la visita in autonomia e comprende anche la degustazione di un calice di vino presso l’Enoteca delle cantine Ricasoli.
Durante le Festività Natalizie (27-31 dicembre), l’ingresso sarà possibile dalle 10.00 alle 15.30. Oltre ai giardini, è possibile visitare, accompagnati da una guida (la struttura non è accessibile senza guida – Le lingue disponibili per la visita sono italiano, tedesco, francese e inglese), la collezione museale dei Ricasoli, custodita all’interno del cassero del castello.Galletto nero al castello di Brolio
In questo caso sarà necessario un supplemento di 3 euro. Per qualsivoglia informazione e per le prenotazioni è possibile inviare una mail o contattare il castello di Brolio attraverso la sezione contatti sul sito ufficiale, o chiamare la struttura al numero +39.0577.730280.
Per ciò che riguarda gli orari di accesso all’Osteria di Brolio (parte complementare del Castello di Brolio), è consigliabile informarsi precedentemente in quanto possono essere soggetti a variazioni, controllando che la struttura si mantenga aperta sia a pranzo che a cena. A grandi linee l’orario del pranzo sarà dalle 12.00 alle 14.30, mentre per la cena si può accedere dalle 19.00 alle 22.00. Il giovedì è fissato il riposo settimanale del ristorante, ma anche questo potrebbe subire variazioni in base al periodo e all’affluenza dei visitatori, o per particolari eventi privati.
Per prenotare  o avere informazioni sull’osteria, ci si può riferire al numero +39.0577.730290.

Infine, oltre alla visita standard, un’ulteriore possibilità per visitare la struttura sono i quattro tour specifici guidati offerti dal castello di Brolio per i quali è necessaria sempre la prenotazione:

  • Il Tour Classico, dal costo di 30 euro e dalla durata di due ore, consentirà una visita del castello, delle cantine e del moderno impianto di vinificazione. Esso si concluderà con una degustazione di una selezione di vini Ricasole.
  • Il Tour dei Vigneti (dal 16 marzo al 31 ottobre), invece, è specificatamente delineato per gli appassionati di storia e viticoltura sperimentale. Il costo del biglietto è di 45 euro e la durata analoga a quello classico. Decisamente più tecnico del precedente, contemplerà un’analisi dei suoli, dell’esposizione, del clima e di tutti i fattori che concorrono alla produzione vinicola. In conclusione una degustazione di vini Cru, caratterizzati dalla migliore selezione di uve e provenienti da singole vigne.
  • Il Tour Privilege permette invece l’ingresso negli appartamenti privati dei Ricasole, solitamente chiusi al pubblico;
  • il Tour Tramonto consente, dopo la degustazione, di concludere l’esperienza con una cena all’Osteria Brolio, dove i sapori antichi della tradizione si mescolano alla moderna creatività degli chef.

Insomma, come avrete capito, ce n’è per tutti i gusti, dipende solo da voi quale tipo di visita effettuare al Castello di Brolio e come visitare l’interno e l’esterno della fortezza!






Come arrivare e dove parcheggiare per una giornata al Castello

Il Castello di Brolio, come abbiamo già indicato in fase introduttiva dell’articolo, sorge in un’altura nel centro dell’area del Chianti senese in località Madonna a Brolio nei pressi di San Regolo, nella cosiddetta “Statale del Castello”, la SP484. Dista 22 km da Siena, 65 km da Firenze e 7 km da Gaiole in Chianti.
Arrivare al castello è molto semplice e si può raggiungere passando per un tratto di strada sterrata, percorribile senza grandi difficoltà con qualsiasi tipologia di auto.
Per arrivare alla strada sterrata, si può percorrere la A1, prendendo le uscite Val di Chiana o Valdarno. Arrivando da Firenze, invece, si può considerare l’uscita Impuneta, poi la superstrada Fi-Si e, infine la SP408 sino al bivio con la SP484. Da Siena tramite la Via Castelnuovo Berardengo fino all’incrocio con la SP484.
Sul posto è presente un parcheggio principale, ubicato di fronte alla cantina, lungo la strada, al km 17+3.
L’opzione autobus si rivela invece decisamente più scomoda, il castello di Brolio, infatti, non è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Due le linee di autobus con fermata Brolio, il 127 da Pianella e il 134b.

Iniziative, mostre ed eventi nel Castello di Brolio

Come quasi tutte le grandi fortezze ai giorni d’oggi, il Castello di Brolio si presta a divenire prestigiosa cornice di molteplici e rinomati eventi culturali del proprio territorio. In questo paragrafo vogliamo parlare un pò di qualche evento che riguarda proprio il territorio del castello di Brolio, ovvero quello toscano.Castello di Brolio
Da maggio ad ottobre viene ospitata l’Art of the Treasure Hunt, ospitando selezionate opere, installazioni e sculture di arte contemporanea internazionale. Al maniero verrano esposti temporaneamente alcuni manufatti artistici contemporanei, essendo esso una delle tappe di questa originale iniziativa artistica nei territori del Chianti e del galletto nero. Le stesse saranno fruibili agli ospiti del castello, restando comprese nel costo del biglietto d’ingresso.
L’Eroica, altro evento del castello di Brolio, è uno degli avvenimenti più attesi, 209 km di pedalata, il cui intento storico vuole essere quello di rievocare e celebrare il ciclismo di fine ‘800/inizi ‘900, l’agone sportivo, il piacere di giungere al traguardo solo dopo un’estenuante fatica fisica. Manifestazione nata nel 1997 ad opera di Giancarlo Brocci, essa sembra voler ricordare il motto dei baroni: Rien Sans Peine, nulla si ottiene senza pena. Per affrontare l’ardua impresa saranno ammessi esclusivamente partecipanti a cavallo di bellissime biciclette d’epoca, costruite non oltre il 1987. Anche l’abbigliamento e gli accessori dei partecipanti dovranno rispettare il limite temporale degli anni ‘80. La salita al castello di Brolio all’alba, rappresenterà l’apice della spettacolare competizione. Saranno fruibili ai partecipanti l’Osteria e l’Agribar della tenuta e la prenotazione per la visita alle cantine e alla mostra “Bici Storiche”.
Durante il mese di Ottobre, un’altra interessante iniziativa coinvolgerà il castello, si tratta dell’Ecomaratona del Chianti Classico. Un percorso di 42 Km e un dislivello di 950 metri, consentirà ai maratoneti di scoprire i meravigliosi scorci offerti dalla zona, i castelli e le cantine del luogo. La suggestiva partenza avverrà proprio dal Castello di Brolio. Nei giorni precedenti la gara saranno organizzate visite guidate e degustazioni dei vini di Brolio.
Ulteriore considerevole e gratuita manifestazione sarà, infine, quella organizzata dal Comune di Castelnuovo Berardengo il 31 marzo. I protagonisti saranno gli appassionati di escursioni. Le porte della tenuta verranno aperte per consentire ai 25 iscritti una panoramica e bucolica marcia ad anello di 5 km, all’interno dei possedimenti Ricasoli. L’iniziativa si concluderà con la visita dei bastioni, dei giardini e del museo.

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Il nostro articolo dedicato al magnifico e possente Castello di Brolio si conclude qui. Abbiamo cercato di instradarvi tra la storia, la conformazione, le vicende e tutti quei dettagli che caratterizzano il bellissimo castello toscano, provando a farvi immaginare quel fascino e mistero che trasmette ai propri visitare questa storica struttura e fortezza vissuta con la cultura del Chianti. Non ci resta ache augurarvi una buona permanenza ed esplorazione all’interno delle mura del Castello di Brolio, speranzosi di aver contribuito all’organizzazione di questa visita.

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Articolo scritto da: Laura Fontanesi